Car and Friends

Valerio Berruti
Marco Tullio Giordana

Tutto quello che non dovete sapere sulle auto

Triumph, ancora tu. Innovazione e quel gusto british di cercarsi delle rogne…

Caro Marco Tullio, il tuo (dovuto più che legittimo) elogio della TR4, brillantemente definita regina delle tenebre, mi stimola due righe di commento e la citazione di un’altra Triumph che, per il suo destino oscuro, potrebbe essere definita “cigno nero”. A legare i due elementi, oltre al marchio, sono lo spirito di innovazione e quel gusto tutto british di cercarsi delle rogne.

Triumph TR5

Cominciamo dalla TR5 solo per aggiungere che l’avanzato sistema di iniezione Lucas, che era lo stesso utilizzato in Formula 1 tanto per dire, non solo aggiungeva un tocco di “exoticness” ma era diventato leggendario per la sua inaffidabilità; cosa che rendeva ogni viaggio una sfida a raggiungere la destinazione senza soste per raffreddare la pompa o guai peggiori. Erano cose che aggiungevano emozione a ogni guidata, ma erano altri tempi.

Altra Triumph vittima di questa smania di innovare è stata la Dolomite Sprint che meriterebbe di passare alla storia per essere il primo tentativo di popolarizzare le quattro valvole per cilindro; ovviamente non in modo “normale” ma con una singolare soluzione che utilizzava la stessa camma per azionare sia una valvola di spirazione sia una di scarico.

Triumph Dolomite Sprint

Complessità a parte, il fatto che questo motore non abbia poi avuto applicazione su nessun altro modello dice molto; si ricordano le sistematiche perdite d’olio che riempivano la sede della candela, la tendenza a “sparare fuori” la medesima e altre bizzarrie che pareggiavano le delizie di guidare una berlina sportiva che, all’epoca, neanche la Bmw 2002 Turbo…

Triumph Stag

Di peggio il prestigioso marchio inglese ha saputo fare solo con la spettacolare (e altrettanto infausta) cabriolet Stag, alla quale sicuramente sarà dedicato uno specifico e doveroso ricordo.

Per uno scherzo del destino, o forse per la legge del contrappasso, il marchio Triumph è finito nelle mani di Bmw che, naturalmente, di questi tempi non ha la minima idea di cosa farne, ma non sono sicuro sia meglio così.