Car and Friends

Valerio Berruti
Marco Tullio Giordana

Tutto quello che non dovete sapere sulle auto

E’ solo un sondaggio ma forse potrebbe diventare un altro colpo basso alla politica europea per la transizione energetica. Secondo un’indagine demoscopica realizzata dalla società di ricerca Polling Europe su incarico di Ecr, il gruppo dei conservatori riformisti al Parlamento di Strasburgo, il 58 per cento degli europei del vecchio continente è contrario allo stop ai motori termici nel 2035. I motivi sono quelli che tutti vanno ripetendo da tempo: costi elevati, scarsa autonomia e difficoltà nella ricarica delle auto elettriche.

Porsche eFuel, investe 100 milioni per nuovi siti produttivi

In totale, l’indagine ha coinvolto 5 mila cittadini di 27 Paesi Ue. Di questi il 39% punta sulla neutralità tecnologica, quindi non soltanto sulla soluzione elettrica. Il 31% chiede più tempo per dare maggiori possibilità all’industria di adeguarsi alle regole. Soprattutto spagnoli (75%), i francesi (71%) e gli italiani (70%) spingono verso un cambiamento delle attuali regole. Invece i maggiori oppositori al blocco sono i francesi (67%). Subito dietro, italiani e tedeschi (59%).

Infine, una buona parte del campione è contrario alla politica europea di fronte alla crisi in cui versa il settore automobilistico continentale. Il 37% degli intervistati sostiene che proprio i provvedimenti dell’Ue hanno messo in difficoltà le Case, mentre per il 29% la causa è da ricondurre alla concorrenza sleale cinese. Anche in Italia la crisi viene perlopiù attribuita alle decisioni politiche comunitarie (38%), a politiche di prezzo sbagliate (29%) e, solo secondariamente (19%), al confronto con i nuovi player che esportano dalla Cina.