Car and Friends

Valerio Berruti
Marco Tullio Giordana

Tutto quello che non dovete sapere sulle auto

Fare a meno del clacson?

Pochi anni fa le agenzie di stampa avevano battuto questa notizia. “Minika Mishra, una bambina di undici anni di Mumbai, ha scritto ad Anand Mahindra, il fondatore e amministratore delegato della Mahindra Group, una delle case automobilistiche e leader del mercato indiano, chiedendogli di inventare qualcosa per ridurre l’inquinamento acustico creato dai clacson. In India il continuo rumore degli avvisatori acustici è la colonna sonora di tutte le città: la gran parte dei guidatori usa il clacson ogni pochi secondi”.

L’argomento sollevato dalla piccola Minika mi ha fatto pensare a quale sia la situazione da noi e, in aggiunta, se si può trovare un sistema sostitutivo per avvisare il prossimo in maniera meno invasiva.

Vivo in settentrione e alle spalle ho una lunga vita dietro a un volante, quindi mi sento di poter affermare che, a fronte di una crescita smisurata del traffico in città e fuori città, gli strombazzamenti sono molto diminuiti. Ci sono ancora e rimangono estremamente fastidiosi, però il rapporto rispetto a trenta o quaranta anni fa è migliorato tanto. Ricordo gli impazienti che appena uno non scattava con il verde suonavano di brutto mentre noto che adesso la sopportazione è molto cresciuta, al punto che molti addormentati al volante, per non parlare dei troppi che zigzagano incerti col telefonino all’orecchio, la fanno franca perché la tolleranza generale è tanto cresciuta da diventare rassegnazione.

Per contro non ho un quadro altrettanto chiaro per quello che può avvenire a Roma o nel sud dello Stivale, ma credo che il rapporto sia comunque migliore che in passato a tutto vantaggio della vivibilità generale. In compenso non riesco a immaginare un sistema di avviso efficace che non disturbi il prossimo, cioè tutti quelli che passivamente subiscono il fastidio (abitanti del quartiere, pedoni, negozianti e così via). Seccatura che si può nel futuro accentuare con la presenza crescente, se succederà come tutti prevedono, con la diffusione delle vetture elettriche paradossalmente pericolose proprio per la loro grande virtù di essere silenziose.

Appurato che avvisatori luminosi non bastano, forse la vera risposta al problema arriverà con la guida autonoma: se avremo un traffico che scorre, se le distanze tra un veicolo e l’altro saranno sempre rispettate, se arresti e ripartenze saranno contemporanei, suonare non servirà più.