Car and Friends

Valerio Berruti
Marco Tullio Giordana

Tutto quello che non dovete sapere sulle auto

Smartphone alla guida, non c’è codice che tenga

La scena è sempre la stessa, Un vero copione seriale. Esci da casa, prendi l’auto, lo scooter oppure vai a piedi e quando arrivi a destinazione pensi sempre la stessa cosa: sono vivo per miracolo. Il motivo è uno soltanto e purtroppo lo conoscono tutti. Si chiama smartphone. Tutti ma proprio tutti non riescono a fare a meno di usarlo, ovunque. Lo maneggiano camminando con il rischio di sbattere contro un palo o peggio finire investiti.

Lo “smanettano” purtroppo tutti (con pochissime eccezioni) quando sono alla guida. Mandano messaggi, controllano la posta e i social. Impossibile non notarli. Al semaforo rimangono fermi perché stanno guardando lo schermo sbagliato fra i tanti che ci sono in auto. Te ne accorgi poi dalle traiettorie, lente, a zig zag. Imprevedibili. Pericolosi per loro stessi e per gli altri.

Lo smartphone impazza anche in scooter e non solo a passo d’uomo nel traffico o al semaforo ma incredibilmente anche in marcia, una mano sulla manopola del gas e l’altra sul telefonino. Per finire ci sono i ciclisti. Sì, anche loro che dovrebbero temere più di tutti l’incoscienza e la pericolosità di un tale uso. Guardatevi un po’ in giro e scoprirete che è così. Anche i ciclisti…

Insomma, senza paura di esagerare, dopo qualche chilometri percorso in città, ci sembra sempre più spesso di “essere vivi per miracolo”. Basti pensare che ormai la stragrande maggioranza di incidenti è dovuta a distrazione e vi lascio immaginare quale potrebbe essere il motivo. E se l’immaginazione manca, basta guardarsi intorno .

Per concludere, l’uso incontrollato e incontrollabile del cellulare alla guida (di qualunque mezzo) è diventato il problema numero uno della sicurezza. Davanti agli occhi di tutti ma purtroppo da tutti ignorato. E nulla potrà fare l’inasprimento delle multe (giuste) dell’ultimo codice della strada (da 250 a 1.400 euro e decurtazione di 5 punti sulla patente, che salgono a 10 in caso di recidiva, fino alla sospensione della patente da 15 giorni a 3 mesi). Non si tratta infatti di fare delle multe a delle auto in sosta, cosa peraltro piuttosto rara anche quella.

Si tratterebbe di controllare gli automobilisti mentre guidano, cosa piuttosto difficile in effetti.E così i verbali sono sempre ridotti al minimo (se non allo zero). Lo smartphone al volante continua ad essere d’uso comune e tutto prosegue come prima. Con buona pace della sicurezza…